Segafredo Zanetti

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Segafredo Zanetti

La storia di Segafredo Zanetti

Massimo Zanetti ha creato Segafredo Zanetti sviluppandosi inizialmente in Italia, dove ben presto è diventata leader nel mercato del consumo fuori casa e della grande distribuzione, per conquistare successivamente i mercati internazionali.​ ​ Oggi Segafredo Zanetti è leader dell’Espresso in Italia e nel mondo, ​con una missione precisa: diffondere in tutto il mondo il gusto, la cultura e la preparazione del vero Espresso italiano offrendo un prodotto di qualità assoluta e garantita dalla piantina alla tazzina, come solo Segafredo Zanetti può fare.​ ​ Segafredo Zanetti appartiene al Massimo Zanetti Beverage Group .​

Segafredo Zanetti appartiene al  Massimo Zanetti Beverage Group , una holding costituita da un ampio network di società in costante e rapida crescita a livello internazionale.​

Il Gruppo multinazionale è oggi composto da una cinquantina di società presenti in tutti i continenti e di cui la gran parte è leader nella propria area o nel proprio settore di riferimento, con un ricco assortimento di prodotti coloniali di altissima qualità: dal caffè al tè, dal cacao alle spezie.​

Massimo Zanetti Beverage Group  è tra i più grandi produttori al mondo di caffè e ne controlla l'intera filiera produttiva.

La Filiera Produttiva

Dalla piantina alla tazzina, una passione sconfinata per il caffè. Massimo Zanetti Beverage Group cura direttamente, passo dopo passo, l'intero ciclo produttivo del caffè, garantendo qualità e servizio costanti e di altissimo livello in tutto il mondo.

Sostenibilità

Il nostro impegno punta ad ottimizzare performance ambientali con azioni ecosostenibili che includono l'intero processo produttivo, le risorse utilizzate e gli imballaggi.

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Segafredo Zanetti S.p.a. Via Puccini, 1 - 40067 Sesto di Rastignano, Pianoro (BO) C.F. e Reg. Imp. BO 00895860377 P. IVA: IT00526881206 Capitale sociale Euro 38.800.000,00 i.v. Codice destinatario SDI: CYZL1VK Soggetta a direzione e coordinamento di Massimo Zanetti Beverage Group S.p.A.

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Oltre a Fabian Cancellara, qual è il più grande campione che ha gestito tra Ma­pei, Leopard e gli atri team poi confluiti nella Trek Segafredo? «In effetti Cancellara è quello che mi sono goduto al 100 % fin da quando aveva 17 anni e correva tra gli juniores. Inizialmente gli prestavo assistenza come tecnico del Mapei Sport, poi col trascorrere degli anni gli ho fatto da direttore sportivo e manager. Ogni passo della sua carriera da junior in poi è legata a me. Riguardo gli altri campioni che ho gestito per periodi più limitati metto in primo piano Paolino Bettini come italiano e naturalmente aggiungo Alberto Contador come straniero».

Nella gestione Trek Segafredo ha un grosso vantaggio: è stato corridore, preparatore, direttore sportivo, team manager e ge­neral manager. Conosce ogni aspetto del ciclismo. «Diciamo che quello in cui sono andato meno bene è da corridore. Riguardo i nostri, la squadra maschile è più difficile da gestire ma si tratta solo di un fattore numerico. Abbiamo 31 uomini e 14 donne».

Avete un grosso merito: il coinvolgimento nel ciclismo in grande stile di un brand come Pirelli. «Dà prestigio alla nostra squadra: e già da diversi anni ci forniva i pneumatici. Da quest’anno Pirelli ha uno spazio superiore, compare sui pantaloncini, sui berretti premiazione e altro. È un attestato di fiducia che una grande multinazionale ci dà».

Vi manca Vincenzo Nibali?   «È un grande campione e i suoi meriti atletici e morali sono indiscutibili. Pe­rò noi ora abbiamo impostato le strategie in modo diverso, per cui non ci man­ca. Auguriamo a Vincenzo altre belle soddisfazioni nel ciclismo».

A livello internazionale vanno per la maggiore Pogacar, Van Aert, Van der Poel, Roglic e per le cronometro Ganna. Alla sua Trek Segafredo forse manca l’uomo faro… «Però abbiamo un corridore co­me Ja­sper Stu­y­ven che l’anno scor­so ha vinto la San­remo che è un immenso monumento. E poi Mads Pedersen, già vincitore del Mondiale su strada. Sap­piate che entro 2 o 3 anni si vedrà il vero va­lore del nostro ragazzo danese. No­nostante la vittoria nel Campionato del Mondo 2019, Pedersen le sue vere qualità nelle classiche in linea non le ha ancora mostrate. Mads sarà la vera rivelazione dei prossimi anni, può scalare diversi gradini nella scala dei valori. Riguardo la vera rivelazione, pe­scando tra i corridori che ancora non godono di grandissima notorietà, ho molta fiducia nello statunitense Quinn Simmons. È della leva 2001, si farà valere. E poi c’è Antonio Tiberi, pure lui del 2001, in bella crescita».

È più veloce Stuyven o Pedersen ? «Negli sprint molto affollati Pedersen è meglio, tuttavia Stuyven con successi del calibro della Het Nieuwsblad ha dimostrato punte di velocità e istinto da killer notevoli. Jasper è da temere sempre».

Nel 2021 Giulio Ciccone è stato sfortunato. È pronto a riemergere in grande stile? «Giulio è un grande corridore e con lui quest’anno puntiamo a fare bella figura al Giro d’Italia e al Tour de France. Ol­tre a vincere tappe importanti, come in passato ha fatto per esempio a Pon­te di Le­gno, contiamo grazie a Giulio di arrivare tra i primi in classifica generale. In ottime condizioni Giulio può riuscirci».

Ha l’impressione di aver creato la squadra femminile con un paio d’anni di ritardo alla luce di quanto si sta vedendo?   «Alla luce del ciclo evolutivo del movimento femminile in Casa Trek Sega­fredo riteniamo di esserci entrati al momento giusto».

È più difficile gestire i programmi agonistici degli uomini o delle donne? «Nello stilare i programmi con gli uo­mini si lavora con maggiore facilità. Da molti anni ormai i corridori maschi so­no abituati ad osservare delle pause, se serve rinunciando anche a corse a lo­ro congeniali. Storicamente il ciclismo femminile è quello delle atlete che han­no sempre disputato praticamente senza pause corse in linea, gare a tap­pe, attività su pista. Nel caso di alcune, anche di ciclocross. E così è più difficile dire a una ragazza di partecipare alla gara “X” anziché alla corsa “Y”. L’uomo vive questo genere di situazioni con spirito diverso».  

Per mentalità a quale campione del ciclismo maschile assomiglia Elisa Longo Borghini? «Per determinazione, voglia di vincere, meticolosità ad Alberto Contador».

E attitudinalmente la Balsamo, che qualcuno in riferimento al ciclismo rosa viene accomunata alla Vos, a quale campione del maschile la paragonerebbe? «Per lo spunto veloce, abilità in mi­schia e istinto vincente, tra quelli che ho avuto, dico a Oscar Freire».

Letizia Paternoster è Campionessa del Mondo in carica dell’eliminazione in pista, però su strada l’ultima sua vittoria risale al 9 agosto 2019. Era l’Europeo under 23, parliamo di una lunga astinenza dal successo. «Letizia ha lavorato molto in funzione della pista nel 2020 e 2021. Il piano di rilancio della Paternoster stradista prevede la partecipazione a tante semiclassiche in Benelux. Abbiamo fiducia nelle sue potenzialità».

Cosa renderà contento Guercilena a fine ottobre 2022? «La riconquista del titolo Mondiale su strada e i successi in due classiche mo­numento. Poi ci metto anche dei piazzamenti tra i primi 5 nei grandi Giri a tappe».

Giustamente il manager nel 2022 pretende molto anche dalle ragazze. «Vorrei vedere la Trek Segafredo al vertice della graduatoria Uci World Tour a fine stagione: abbiamo tutto per riuscirci».

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Il general manager Luca Guercilena: “Trek Segafredo, gruppo vincente”

26/04/2022 redazione CICLISMO 24

ciclismo guercilema trek segafredo

Il  Gruppo Trek Segafredo  ha come general manager un quarantottenne dinamico e sapiente:  Luca Guercilena.  Giusto definirlo “Gruppo” in quanto hanno catalogazione World Tour sia i professionisti uomini che le donne. «Tra corridori, funzionari, meccanici, direttori sportivi, massaggiatori, meccanici e incarichi vari gestisco qualcosa come 105 persone – sottolinea Luca -: cioè una vera azienda. Il mio incarico richiede grande impegno».   

Lei è stato anche commissario tecnico della nazionale della Svizzera. Che esperienza è stata da “avversario” dell’Italia? «Magnifica, Quattro anni bellissimi in cui ho vinto da ct anche l’oro olimpico della crono di Rio con Cancellara. La Svizzera è una nazione più piccola dell’I­talia e ha meno abitanti della Lombardia. Di conseguenza la Fe­de­razione elvetica ha una struttura più snella rispetto alla nostra. Una struttura comunque ben organizzata».

Oltre a Fabian Cancellara, qual è il più grande campione che ha gestito tra Ma­pei, Leopard e gli atri team poi confluiti nella Trek Segafredo? «In effetti Cancellara è quello che mi sono goduto al 100 % fin da quando aveva 17 anni e correva tra gli juniores. Inizialmente gli prestavo assistenza come tecnico del Mapei Sport, poi col trascorrere degli anni gli ho fatto da direttore sportivo e manager. Ogni passo della sua carriera da junior in poi è legata a me. Riguardo gli altri campioni che ho gestito per periodi più limitati metto in primo piano Paolino Bettini come italiano e naturalmente aggiungo Alberto Contador come straniero».

Nella gestione Trek Segafredo ha un grosso vantaggio: è stato corridore, preparatore, direttore sportivo, team manager e ge­neral manager. Conosce ogni aspetto del ciclismo. «Diciamo che quello in cui sono andato meno bene è da corridore. Riguardo i nostri, la squadra maschile è più difficile da gestire ma si tratta solo di un fattore numerico. Abbiamo 31 uomini e 14 donne».

Avete un grosso merito: il coinvolgimento nel ciclismo in grande stile di un brand come Pirelli. «Dà prestigio alla nostra squadra: e già da diversi anni ci forniva i pneumatici. Da quest’anno Pirelli ha uno spazio superiore, compare sui pantaloncini, sui berretti premiazione e altro. È un attestato di fiducia che una grande multinazionale ci dà».

Vi manca Vincenzo Nibali?   «È un grande campione e i suoi meriti atletici e morali sono indiscutibili. Pe­rò noi ora abbiamo impostato le strategie in modo diverso, per cui non ci man­ca. Auguriamo a Vincenzo altre belle soddisfazioni nel ciclismo».

A livello internazionale vanno per la maggiore Pogacar, Van Aert, Van der Poel, Roglic e per le cronometro Ganna. Alla sua Trek Segafredo forse manca l’uomo faro . «Però abbiamo un corridore co­me Ja­sper Stu­y­ven che l’anno scor­so ha vinto la San­remo che è un immenso monumento. E poi Mads Pedersen, già vincitore del Mondiale su strada. Sap­piate che entro 2 o 3 anni si vedrà il vero va­lore del nostro ragazzo danese. No­nostante la vittoria nel Campionato del Mondo 2019, Pedersen le sue vere qualità nelle classiche in linea non le ha ancora mostrate. Mads sarà la vera rivelazione dei prossimi anni, può scalare diversi gradini nella scala dei valori. Riguardo la vera rivelazione, pe­scando tra i corridori che ancora non godono di grandissima notorietà, ho molta fiducia nello statunitense Quinn Simmons. È della leva 2001, si farà valere. E poi c’è Antonio Tiberi, pure lui del 2001, in bella crescita».

È più veloce Stuyven o Pedersen ? «Negli sprint molto affollati Pedersen è meglio, tuttavia Stuyven con successi del calibro della Het Nieuwsblad ha dimostrato punte di velocità e istinto da killer notevoli. Jasper è da temere sempre».

Nel 2021 Giulio Ciccone è stato sfortunato. È pronto a riemergere in grande stile? «Giulio è un grande corridore e con lui quest’anno puntiamo a fare bella figura al Giro d’Italia e al Tour de France. Ol­tre a vincere tappe importanti, come in passato ha fatto per esempio a Pon­te di Le­gno, contiamo grazie a Giulio di arrivare tra i primi in classifica generale. In ottime condizioni Giulio può riuscirci».

Ha l’impressione di aver creato la squadra femminile con un paio d’anni di ritardo alla luce di quanto si sta vedendo?   «Alla luce del ciclo evolutivo del movimento femminile in Casa Trek Sega­fredo riteniamo di esserci entrati al momento giusto».

È più difficile gestire i programmi agonistici degli uomini o delle donne? «Nello stilare i programmi con gli uo­mini si lavora con maggiore facilità. Da molti anni ormai i corridori maschi so­no abituati ad osservare delle pause, se serve rinunciando anche a corse a lo­ro congeniali. Storicamente il ciclismo femminile è quello delle atlete che han­no sempre disputato praticamente senza pause corse in linea, gare a tap­pe, attività su pista. Nel caso di alcune, anche di ciclocross. E così è più difficile dire a una ragazza di partecipare alla gara “X” anziché alla corsa “Y”. L’uomo vive questo genere di situazioni con spirito diverso».  

Per mentalità a quale campione del ciclismo maschile assomiglia Elisa Longo Borghini? «Per determinazione, voglia di vincere, meticolosità ad Alberto Contador».

E attitudinalmente la Balsamo, che qualcuno in riferimento al ciclismo rosa viene accomunata alla Vos, a quale campione del maschile la paragonerebbe? «Per lo spunto veloce, abilità in mi­schia e istinto vincente, tra quelli che ho avuto, dico a Oscar Freire».

Letizia Paternoster è Campionessa del Mondo in carica dell’eliminazione in pista, però su strada l’ultima sua vittoria risale al 9 agosto 2019. Era l’Europeo under 23, parliamo di una lunga astinenza dal successo. «Letizia ha lavorato molto in funzione della pista nel 2020 e 2021. Il piano di rilancio della Paternoster stradista prevede la partecipazione a tante semiclassiche in Benelux. Abbiamo fiducia nelle sue potenzialità».

Cosa renderà contento Guercilena a fine ottobre 2022? «La riconquista del titolo Mondiale su strada e i successi in due classiche mo­numento. Poi ci metto anche dei piazzamenti tra i primi 5 nei grandi Giri a tappe».

Giustamente il manager nel 2022 pretende molto anche dalle ragazze. «Vorrei vedere la Trek Segafredo al vertice della graduatoria Uci World Tour a fine stagione: abbiamo tutto per riuscirci».

Articolo a cura di  Tuttobiciweb.it

ciclismo guercilena trek segafredo – MALPENSA24

copyright: Gruppo Iseni Editori | MALPENSA24 è una testata giornalistica - Registrazione Tribunale di Busto Arsizio n. 06/2018 del 26/04/2018 | Registrazione ROC n. 31525 | Direttore Responsabile Vincenzo Coronetti | all rights reserved

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Le squadre 2023: Trek-Segafredo

La formazione statunitense mette le classiche nel mirino con mads pedersen, ma abbassa le ambizioni nei grandi giri. molti i giovani promettenti in squadra, tra cui gli italiani baroncini e tiberi.

Con la stagione ciclistica appena avviata, ci occupiamo di presentarvi gli organici delle 18 squadre WorldTour 2023, viene ora il turno della Trek-Segafredo, penultima compagine in ordine alfabetico. La squadra statunitense, nata nel 2011 con il nome Leopard-Trek e sin da subito protagonista nel WorldTour ha gradualmente trovato una propria collocazione, distinguendosi come una squadra a forte vocazione internazionale, basti pensare che in squadra è presente un solo atleta a stelle e strisce. Non manca tuttavia una buona dose d’italianità nel team, grazie soprattutto all’ingresso nel 2016 del co-sponsor Segafredo e allo staff dirigenziale guidato da Luca Guercilena. Nel corso della propria storia, relativamente breve, sono diversi i campioni che hanno indossato la divisa del team, tra cui spiccano Fabian Cancellara, Alberto Contador e Vincenzo Nibali.

Ma venendo all’attualità, un roster come quello a disposizione della Trek-Segafredo risulta molto stimolante per svariate ragioni. In primo luogo, non sembra essere presente al momento in squadra un leader in grado di accentrare a sé grandi attenzioni per le corse a tappe; così come, a ben vedere, è assente anche un velocista puro che richieda particolari premure. Tutto ciò conferisce alla squadra un’interessante attitudine offensiva grazie a corridori di grande talento, uomini d’esperienza e giovani interessanti, che contribuiscono a creare un mix degno delle “grandi” del WorldTour. Nell’ultimo anno, però, si è assistito alla impressionante crescita di un corridore troppo spesso sottovalutato e che, grazie ad una stagione totale, è pronto a prendere i gradi di leader unico del team in classiche e volate: ci riferiamo ovviamente al campione del mondo di Harrogate Mads Pedersen.

Il mercato in entrata e in uscita

A differenza dei profondi interventi di rinnovamento del roster nelle annate passate, il ciclomercato della Trek-Segafredo si conclude quest’anno con soli 3 acquisti e 5 cessioni. Lasciano il team gli italiani Gianluca Brambilla e Matteo Moschetti, che passano entrambi alla neonata Q36.5. Seguono un percorso simile Simon Pellaud ed Alexander Kamp, che si accasano anch’essi in Svizzera, ma alla Tudor di Fabian Cancellara. Infine, il danese Jakob Egholm torna a correre in patria con la continental Restaurant Suri-Carl Ras. I 3 ingaggi sono invece numericamente ben pochi ma potenzialmente molto rilevanti, perché i corridori che entrano in squadra sono tutti ottimi prospetti per il futuro. Dalla Baloise-Trek Lions arriva il giovane crossista belga Thibau Nys, dalla DroneHopper-Androni l’eritreo Natnael Tesfatsion, mentre il ceco Mathias Vacek viene confermato in prima squadra dopo un periodo da stagista lo scorso anno.

Ingaggi >Thibau Nys (Baloise-Trek Lions) >Natnael Tesfatsion (DroneHopper-Androni) >Mathias Vacek (Gazprom-RusVelo)

Cessioni Gianluca Brambilla (Q36.5)> Matteo Moschetti (Q36.5)> Simon Pellaud (Tudor)> Alexander Kamp (Tudor)> Jakob Egholm (Restaurand Suri-Carl Ras)>

Gli uomini per le corse a tappe

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Bauke Mollema Mattias Skjelmose Juan Pedro López Antonio Tiberi

Come detto, il reparto uomini di classifica non è quello in cui la Trek-Segafredo ripone la maggior parte delle proprie ambizioni. Giulio Ciccone resta lo scalatore puro più forte a disposizione del team, ma l’abruzzese sembra intenzionato a concentrarsi maggiormente sui successi parziali, in cui riesce a distinguersi meglio. Attenzione poi va posta sulla coppia composta da Juan Pedro López e Mattias Skjelmose , che invece sembrano avere ambizioni da grangiristi e il 2023 sarà un anno in cui da loro si attendono le prime risposte. Discorso diverso invece per il veterano Bauke Mollema, che ormai da tempo si è trasformato in cacciatore di tappe di prim’ordine, non disdegnando anche di dedicarsi alle corse di giornata. C’è attesa poi per osservare gli ulteriori miglioramenti di Antonio Tiberi , classe 2001, che ha già ottenuto risultati incoraggianti e ha il talento per crescere ancora. Per quanto riguarda i gregari per le salite, in squadra troviamo gli esperti Julien Bernard , Dario Cataldo, Kenny Elissonde, Amanuel Gebreigzabhier  e Antwan Tolhoek.

Gli uomini per le corse in linea

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Quinn Simmons Natnael Tesfatsion Filippo Baroncini

Alla luce dell’evoluzione della squadra negli ultimi tempi, le classiche sono diventate il terreno prediletto in casa Trek-Segafredo. Mads Pedersen e Jasper Stuyven formano una coppia davvero invidiabile per le corse del nord, ed il loro programma pressoché identico comprende anche il Giro d’Italia dopo gli impegni di primavera. Altro elemento molto atteso è il 21enne statunitense Quinn Simmons , che sembra aver le caratteristiche per competere un po’ su tutti i terreni ma deve ancora acquisire qualche accortezza tattica necessaria per poter fare il salto di qualità. Uomini che solitamente completano le selezioni sulle pietre sono i passisti Daan Hoole , Alex Kirsch , Emils Liepins e Otto Vergaerde . Per quanto riguarda le gare più vallonate non ci sono sulla carta veri e propri leader, ma sono comunque tanti i corridori in grado di curare le proprie ambizioni e ottenere buoni risultati. Rientrano in questa categoria i giovani Filippo Baroncini, Thibau Nys , Mathias Vacek e Natnael Tesfatsion , quest’ultimo dotato di ottimo spunto veloce, ma non vanno dimenticati i veterani Bauke Mollema e Tony Gallopin . Altri uomini a supporto nelle gare di giornata saranno poi Toms Skuijns , Jacopo Mosca , Marcus Hoelgaard , Marc Brustenga e Asbjørn Hellemose .

Gli uomini per le volate

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Edward Theuns Jon Aberasturi

Mads Pedersen non è un velocista puro, ma se il danese dovesse confermarsi sui livelli del 2022, è comunque uno degli uomini più veloci dell’intero gruppo. A sua disposizione non avrà un treno vero e proprio, e molti uomini che lo aiuteranno sono coloro che gli saranno vicini anche nelle classiche, ma starà al suo eccellente spunto abbinato all’ottima resistenza cercare di ottenere i migliori risultati possibili. Presente poi in squadra una coppia di esperti velocisti dalle caratteristiche differenti: Edward Theuns è uomo da pavé anche se negli ultimi tempi preferisce raccogliere piazzamenti negli sprint di gruppo, mentre lo spagnolo Jon Aberasturi è uno sprinter più classico e avrà ampie libertà in corse di secondo piano.

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Basket A1 donne. Segafredo Arena, ore 18. La V nera di Vincent vuole chiudere i conti con la sorpresa Ragusa

Il 1° maggio la virtus bologna affronta ragusa in gara 3 dei playoff scudetto. vincent punta sulla concentrazione e la positività del gruppo per raggiungere la semifinale. biglietti in vendita a 5 euro. semifinali già definite con venezia e schio..

Primo maggio in campo per la Virtus. Alle 18, alla Segafredo Arena, la formazione di Pierre Vincent scende in campo per affrontare Ragusa nella decisiva gara 3 dei quarti di finale dei playoff scudetto. Chi vince vola in semifinale dove da sabato affronterà Schio, chi perde finisce qui la sua stagione tra rimpianti e recriminazione.

Tutto in 40’ per una sfida "win or go home" che si annuncia indecifrabile. Molto dipende da che Virtus vedremo in campo, quella nervosa e confusionaria di gara-uno, oppure quella dominante, che non lascia scampo alle rivali come in gara-due a Ragusa?

"A Ragusa c’è stata una reazione, che è abbastanza normale dopo una sconfitta – conferma coach Vincent –. Quando hai vinto facilmente sembra tutto facile, però tutte le partite sono diverse e devi essere pronto a giocare ogni gara come se le precedenti non siano esistite. Noi dobbiamo puntare sulle cose che possiamo ancora migliorare, sia in difesa che in attacco, e mantenere la stessa concentrazione e positività che abbiamo avuto come gruppo a Ragusa. E’ successo spesso che quando ci siamo trovati in difficoltà abbiamo perso il filo delle partite emozionalmente, invece a Ragusa, nonostante un gioco abbastanza duro, siamo rimasti in partita fino alla fine senza perdere energie per niente".

Biglietti della sfida in vendita su circuito Vivaticket.it al costo di 5 euro intero e 2,50 per under 18. Ingresso da piazza della Costituzione, mentre la biglietteria alla Segafredo Arena non sarà attiva. Già in semifinale ci sono Venezia, che sconfitto 2-0 nella serie Roma e Schio, avversaria della vincente della sfida tra Virtus e Ragusa, con le scledensi che hanno sconfitto facile facile San Martino di Lupari chiudendo la serie 2-0.

Vanno alla bella invece, stasera alle 20, Campobasso e Geas Sesto San Giovanni. Si gioca in casa delle molisane dopo due vittorie in trasferta. Sabato il via alle semifinali in casa di Venezia e Schio. Direzione di gara affidata al trio Dionisi, Moretti, Rudellat.

Filippo Mazzoni

© Riproduzione riservata

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Pirelli ancora al fianco del World Tour Team Trek-Segafredo

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Squadra che vince non si cambia. Semmai, si rinforza il legame tra i suoi componenti e si studiano nuovi modi di lavorare e progredire insieme. È quello che hanno deciso di fare il World Tour Team Trek-Segafredo, squadra ciclistica tra le più competitive al mondo, e Pirelli, che da oltre un anno fornisce agli atleti del team i pneumatici con cui allenarsi e gareggiare e il supporto tecnico per sfruttare al massimo le caratteristiche dei prodotti.

Pirelli ancora al fianco del World Tour Team Trek-Segafredo 01

L'annuncio arriva direttamente dal Circuit of the Americas di Austin , dove si è appena svolto il 17° round del campionato di Formula 1 di quest'anno: nel 2022 e 2023 la squadra World Tour Trek-Segafredo sarà nuovamente affiancata da Pirelli, dal prossimo anno anche con il logo P Lunga sulla maglia. Ma soprattutto sulle gomme, in un rapporto di arricchimento reciproco che avrà sempre al centro lo sviluppo tecnologico.

Una partnership abbastanza fresca , ma già consolidata, e che sta dando soddisfazioni concrete dal punto di vista dello sviluppo dei prodotti, ma anche da quello delle prestazioni: in due sole stagioni agonistiche corse sui Pirelli P Zero, diversi atleti del team hanno raggiunto il podio in gare di rilievo. Ne sono un esempio il primo posto di Jasper Stuyven alla Milano-Sanremo, il terzo posto di Elisa Longo Borghini alla Liegi-Bastogne-Liegi, o la recente vittoria di Elizabeth Deignan alla Parigi-Roubaix , le cui asperità hanno reso particolarmente importante il ruolo dei pneumatici per la buona riuscita della gara.

Pirelli ancora al fianco del World Tour Team Trek-Segafredo 02

Allo stesso tempo, la collaborazione con il team statunitense consente a Pirelli di comprendere a fondo le esigenze di chi per raggiungere i propri obiettivi fa affidamento sui suoi pneumatici, un elemento dell'equipaggiamento che può impattare in maniera determinante sull'attività agonistica. In questo modo, ogni appassionato che sceglie coperture Pirelli per la sua bicicletta sa di avere a disposizione un prodotto sviluppato con i feedback dei professionisti migliori del mondo.

Perciò è stato abbastanza naturale, quando la Formula 1 ha fatto tappa nel circuito “di casa” del team Trek-Segafredo negli USA, annunciare il consolidamento della partnership con Pirelli all'interno del suo elemento naturale, il Gran Premio di Formula 1. Da sempre, per Pirelli, la massima categoria del motorsport rappresenta il più importante laboratorio a cielo aperto da cui hanno origine l'esperienza e le tecnologie che vengono poi trasferite nei pneumatici stradali.

Pirelli ancora al fianco del World Tour Team Trek-Segafredo 03

Ad aprire le danze prima che entrassero in scena i piloti più veloci del mondo, Elisa Longo Borghini e Mads Pedersen del team Trek-Segafredo hanno calcato la pista texana in sella alle loro biciclette. Un giro d'onore in cui gli atleti sono stati accompagnati dall'entusiasmo del pubblico della Formula 1, che con il suo calore è sempre pronto ad acclamare i campioni di tutti gli sport quando scendono in pista. Purché siano gommati Pirelli.

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Home > Ciclomercato > Jakob Egholm completa l’organico del team Trek-Segafredo 2021

Jakob Egholm completa l’organico del team Trek-Segafredo 2021

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WATERLOO (STATI UNITI) –  Trek-Segafredo ha aggiunto un altro giovane talento al suo organico 2021: si tratta di Jakob Egholm , vincitore della prova in linea dei Campionati del Mondo Juniores 2016 a Doha. Egholm ha firmato un contratto di un anno dopo che nelle due ultime stagioni ha corso con la Hagens Berman Axeon, il team di sviluppo di grande successo gestito da Axel Merckx con un roster internazionale di corridori Under 23.

Sebbene non sia stato in grado di correre molto in questo anno di pandemia, Egholm ha tratto vantaggio dal fatto che nelle ultime stagioni ha potuto partecipare a gare di alto livello confrontandosi anche con squadre WorldTour. Il 22enne danese sosterrà i leader della Trek-Segafredo, come il connazionale Mads Pedersen, in varie gare, mentre proverà ancora a sviluppare le sue qualità e ad acquisire esperienza correndo tra l’Elite del ciclismo mondiale. L’arrivo di Egholm fa salire a cinque il numero dei ciclisti danesi che correranno con i colori di Trek-Segafredo la prossima stagione.

Jakob Egholm ha detto: “Sono così entusiasta di entrare a far parte di questa squadra, è onestamente un sogno d’infanzia che diventa realtà. Non riesco ancora a crederci, ma sono super eccitato all’idea di far parte della squadra dal 1° gennaio. Ho visto questo team in televisione correre nelle più grandi gare. Spero di poter fare bene in questa squadra e sono davvero ansioso di mostrare il mio potenziale. Farò del mio meglio per essere un buon compagno di squadra e aiutare la squadra a ottenere grandi vittorie” .

“Penso che le Classiche dovrebbero essere adatte a me, ma sono davvero aperto ad imparare e a crescere all’interno di questa squadra. Mi sento ancora un ragazzo giovane e inesperto e non so esattamente quali siano le mie capacità. Sono sicuro che con tutti i grandi direttori e i corridori di esperienza che avrò come compagni potrò maturare l’esperienza giusta per il mio percorso. Mi unisco a un gruppo danese in crescita all’interno di Trek-Segafredo; ci sono dei ragazzi fantastici e vado già molto d’accordo con loro. Sarà davvero bello avere un’impronta danese in questa squadra e penso che possiamo fare qualcosa di entusiasmante insieme” .

Luca Guercilena , General Manager di Trek-Segafredo ha sostenuto: “Guardando ai giovani, Jakob è un ex campione del mondo junior e può sicuramente aggiungere valore alla squadra. Crediamo che con noi possa crescere e diventare un corridore importante per il futuro. Ha dimostrato di essere un buon elemento per la squadra e questo sarà il suo ruolo il prossimo anno”.

“Non vediamo l’ora di arrivare al 2021 per essere competitivi nelle Classiche e migliorare rispetto a quanto abbiamo fatto nel 2020. Per i Grandi Giri avremo Nibali, Mollema e Ciccone che, dopo una stagione difficile, saranno pronti a lottare nuovamente per i grandi risultati. Poi, ci concentreremo sul gruppo di giovani corridori che dobbiamo fare crescere e accompagnare verso un altro passo sulla via del successo” .

L’ingaggio di Jakob Egholm completa la squadra maschile Trek-Segafredo 2021, che conterà 29 corridori di 12 nazionalità.

Il team Trek-Segafredo 2021:

  • Julien Bernard (France)
  • Gianluca Brambilla (Italy)
  • Giulio Ciccone (Italy)
  • Nicola Conci (Italy)
  • Koen de Kort (Netherlands)
  • Niklas Eg (Denmark)
  • Jakob Egholm (Denmark)
  • Kenny Elissonde (France)
  • Amanuel Ghebreigzabhier (Eritrea)
  • Alexander Kamp (Denmark)
  • Alex Kirsch (Luxembourg)
  • Emīls Liepiņš (Latvia)
  • Juan Pedro López (Spain)
  • Bauke Mollema (Netherlands)
  • Jacopo Mosca (Italy)
  • Matteo Moschetti (Italy)
  • Ryan Mullen (Ireland)
  • Vincenzo Nibali (Italy)
  • Antonio Nibali (Italy)
  • Mads Pedersen (Denmark)
  • Charlie Quarterman (Great Britain)
  • Kiel Reijnen (United States)
  • Michel Ries (Luxembourg)
  • Quinn Simmons (United States)
  • Mattias Skjelmose Jensen (Denmark)
  • Toms Skujiņš (Latvia)
  • Jasper Stuyven (Belgium)
  • Edward Theuns (Belgium)
  • Antonio Tiberi (Italy)

Tags: Jakob Egholm , trek-segafredo

Presentazione Squadre 2023: Trek – Segafredo

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La Trek-Segafredo vuole continuare a confermarsi. Il team guidato da Luca Guercilena è reduce da un’annata con buoni risultati sia nei GT che nelle Classiche, anche se in queste ultime è mancato il risultato di spessore che è invece arrivato nei grandi giri. La rosa è comunque particolarmente eterogena sia per età che per caratteristiche dei corridori, ed è costruita per essere in grado di lottare per la vittoria in tutte le corse. La notizia migliore è che il 2022 ha mostrato che tanti corridori della squadra hanno ancora margini di crescita, che proveranno a esplorare già in questo 2023.

Gli uomini più attesi

L’ex campione del mondo  Mads Pedersen  è stato l’uomo più importante del team nella passata stagione. Il corridore danese è uno specialista delle classiche, ma anche uno sprinter capace di lottare con i migliori al mondo, e non è un caso che con le sue caratteristiche entri nella lotta per le classifiche a punti dei GT. Lo scandinavo quest’anno cercherà di vincere la Milano-Sanremo e le classiche del pavé per poi provare a vincere tappe e fare incetta di punti sia al Giro d’Italia che al Tour de France.

Sarà un anno alla ricerca dei successi di tappa anche per  Giulio Ciccone . Il corridore abruzzese sembra aver accantonano, almeno momentaneamente, l’idea di lottare per le classifiche generali e si dedicherà alla ricerca dei successi parziali, come ha già dimostrato di poter fare più volte, ultima delle quali lo scorso anno nella tappa di Cogne. Per la classifica, invece, proprio allo scorso Giro d’Italia sono emerse le qualità di  Juan Pedro Lopez , maglia rosa per dieci giorni e poi al decimo posto finale con tanto di conquista della maglia bianca. Lo scalatore spagnolo sarà chiamato a migliorarsi ulteriormente quest’anno, con il debutto al Tour de France, dove potrebbe essere chiamato subito a curare la classifica generale.

Non è ancora chiaro, invece, il programma di  Bauke Mollema , che sogna di vincere una tappa al Giro per completare il tris con quelle vinte al Tour e alla Vuelta. Il neerlandese si è ormai trasformato in cacciatore di tappe dopo un passato in cui ha curato anche la classifica, e può spendere anche più energie nel resto della stagione per andare a caccia delle classiche vallonate che si addicono particolarmente alle sue caratteristiche, come dimostra il Lombardia e la Classica di San Sebastian che figurano nel suo palmares. Nelle altre classiche, invece, al fianco di Mads Pedersen ci sarà  Jasper Stuyven , vincitore della Milano-Sanremo 2021 e ormai arrivato ad avere un’ottima intesa con l’ex iridato. Il belga, infatti, spesso tira le volate al danese, ma soprattutto nelle pietre è pronto anche a prendersi lui le responsabilità di capitano, come è già accaduto più volte nelle ultime stagione. Parte un filo più defilato nelle gerarchie, invece,  Edward Theuns , che in volata non ha più (ma forse non ha mai avuto) lo spunto degli altri due, e anche nelle classiche fa più fatica di un tempo. Il classe ’91, dunque, dovrà mettersi spesso a disposizione degli altri due, provando a sfruttare poi le poche occasioni che gli capiteranno in prima persona.

Per quanto riguarda le salite, invece, dovranno lavorare per i capitani, ma avranno le loro giornate di libertà  Julien Bernard ,  Kenny Ellisonde   e l’italilano  Dario Cataldo che, come Ciccone, potrà godersi la partenza del Giro d’Italia dal suo Abruzzo. Sempre a proposito di salite, poi, arriva quest’anno  Natnael Tesfatsion , corridore eritreo proveniente dalla Drone Hopper di Gianni Savio, che ha dichiarato di voler puntare a vincere una tappa al Giro o una classica più dura in questo 2023. In tema di strada che sale c’è da tenere in considerazione anche il neerlandese Antwan Tolhoek , che arriva da stagioni costellate da problemi fisici ma che ha dimostrato in passato di avere numeri di qualità.

Tra i progetti futuri di Mattias Skjelmose , invece, c’è quello di diventare un corridore da Grandi giri. Il danese ha ottenuto le sue prime vittorie nel 2022 al Giro del Lussemburgo, vincendo una tappa (a cronometro) e la classifica generale. Nel 2023 proverà a continuare a crescere, con l’obiettivo di diventare un giorno il capitano nelle grandi corse a tappe, grazie alla sua estrema versatilità. Connazionale di Skjelmose è Asbjorn Hellemose , altro prospetto che sulla carta può diventare molto interessante: l’anno scorso ha fatto molto apprendistato, ma è corridore che in salita ha le qualità per rendersi utile nell’economia di squadra. Nelle corse più dure anche il lettone Toms Skuijns  proverà a emergere tra i protagonisti, mentre il suo connazionale Emils Liepins , che veste anche la maglia di campione nazionale, dovrebbe vivere più giornate a disposizione del team.

Un ruolo che toccherà anche a  Tony Gallopin , che ormai già da qualche stagione ha perso lo smato di un tempo,  Alex Kirsch,   Amanuel Ghebreigzabhier e Jacopo Mosca , che deve innanzittutto pensare a riprendersi dopo due anni travagliati a causa di problemi fisici di vario tipo. Tra i corridori più esperti, invece, proverà  a cercare qualche vittoria  Jon Aberasturi , corridore spagnolo abile a resistere in salita e con una punta di velocità che ne fa un grande specialista delle volate a ranghi ristretti. Chi andrà alla ricerca dei primi sorrisi, fra vittorie e piazzamenti, da pro’ sarà il connazionale di Aberasturi, Marc Brustenga , che a 23 anni può iniziare a ritagliarsi i suoi spazi su singoli traguardi veloci.

Le giovani promesse

Tra i corridori più giovani del team ha ormai già cominciato a brillare la stella di Quinn Simmons . Nonostante i tanti problemi fisici, lo statunitense è riuscito a mettersi in mostra nel 2022, innanzitutto facendosi vedere più volte in fuga al Tour, ma anche con risultati di rilievo come il settimo posto alla Strade Bianche. Il corridore americano si è detto stufo di essere una promessa e convinto di poter essere un grande corridore, il 2023 è l’anno giusto per cominciare a dimostrarlo.

Tra i giovanissimi, poi, ci sono anche gli italiani  Antonio Tiberi  e  Filippo Baroncini . Il primo è cresciuto molto nel 2022, ottenendo la prima vittoria da pro’ al Giro di Ungheria e mettendosi poi a disposizione di Mads Pedersen sulle strade della Vuelta per difendere la maglia verde, mentre il secondo deve riscattarsi dopo un 2022 contrassegnato dagli infortuni. Stiamo parlando comunque di un corridore dal gande talento: nel 2021 chiuse al secondo posto il campionato europeo Under 23 a Trento, prima di conquistare a Lovanio la maglia iridata. In Belgio il classe 2000 riuscì a lasciarsi dietro anche il coetaneo Biniam Girmay: dopo aver visto quello che ha fatto l’eritreo nel 2022 non si può che sperare che anche l’azzurro possa mettersi in mostra tra i grandi in un 2023 che gli auguriamo privo di infortuni.

A proposito di Baroncini da quest’anno in organico ci sarà anche il neoprofessionista Thibau Nys,  che riuscì a battere l’italiano in volata davanti al duomo di Trento agli Europei. Chiaramente anche dal figlio del grande Sven la squadra si aspetta grandi cose,ma prima dovrà adattarsi alla nuova categoria. È probabilmente già pronto, invece, il ceco Mathias Vacek , che al netto dei 20 anni appena compiuto ha già alle spalle lampi di grandi talento, come la vittoria di tappa all’UAE Tour 2022 e il secondo posto al recente Mondiale U23 di Wollongong.

Organico Trek – Segafredo 2023

Leggi il prossimo, lidl-trek, quinn simmons: “la vittoria ai campionati nazionali potrebbe aver salvato la mia carriera”, campionati nazionali 2023, danimarca: mattias skjelmose trionfa in solitaria, campionati italiani 2023, quarto titolo consecutivo a crono (e settimo in totale) per elisa longo borghini – carlotta cipressi vince tra le u23, trek-segafredo, bauke mollema salterà il tour per la prima volta dal 2011: “peccato, sentivo che stavo migliorando”, ineos grenadiers, egan bernal: "avevo anche pensato di smettere, ora punto al tour de france 2023", astana qazaqstan, ufficiale la firma di mark cavendish: "la gioia di andare in bici e la voglia di continuare a vincere sono più intense che mai", articoli correlati.

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Un’annata Estra-ordinaria. Pistoia tra le migliori otto d’Italia. Neopromossa con il piglio da big

L’armata biancorossa ha stupito tutti, arrivando a toccare vette sportive inesplorate e impronosticabili. e il prossimo weekend prende il via il gran ballo degli spareggi: probabile l’incrocio con i rivali di brescia..

Pistoia tra le migliori otto d’Italia. Neopromossa con il piglio da big

Pistoia tra le migliori otto d’Italia. Neopromossa con il piglio da big

di Alessandro Benigni

Comunque vada, giù il cappello per il Pistoia Basket 2000. Un’annata semplicemente magica, quella della truppa biancorossa neopromossa in serie A, capace di tirare fuori conigli dal cilindro a ripetizione, contro tutti i pronostici di addetti ai lavori e non. Un’annata iniziata con tanto entusiasmo ma anche tanti dubbi e una sola certezza: che ci sarebbe stato da lottare fino alla fine per conquistare la salvezza nella massima serie. Niente di più sbagliato, nonostante le prime quattro sconfitte consectucutive. Si perché poi i ragazzi terribili dell’Estra, scelti dall’occhio attento (ma soprattutto dal ’fiuto’ da cercatore di talenti) del direttore sportivo Marco Sambugaro e guidati magistralmente in panchina da coach Nicola Brienza, hanno iniziato una cavalcata travolgente. Che non ha conosciuto soste nemmeno al Forum di Assago e alla Virtus Segafredo Arena. Facendo ricredere uno dopo l’altro tutti gli esperti e conquistando prima la matematica permanenza in categoria e poi l’accesso ai playoff, per la quarta volta nella propria storia.

"Per il nostro club, e per la città tutta, si tratta di un traguardo che era impensabile soltanto otto mesi fa. Abbiamo vissuto un cammino speciale, fatto di grandi prestazioni e affermazioni notevoli, addirittura vincendo in casa delle due squadre che rappresentano l’Italia in Eurolega e giocando match di altissimo spessore anche nel fortino del PalaCarrara. Senza contare l’orgoglio di esserci qualificati per le Final Eight di Coppa Italia. Da parte mia non può che esserci un elogio a tutti i protagonisti di un percorso partito tre anni fa che ci ha regalato una Supercoppa di A2, la promozione in Serie A e le ulteriori soddisfazioni degli ultimi mesi". Prendiamo in prestito queste parole, pronunciate dal presidente uscente Massimo Capecchi (perché in mezzo a quest’annata pazza c’è stato anche il cambio di proprietà, con gli arrivo degli investitori statunitensi guidati dal ’marine’ Ron Rowan), perché in poche righe è riuscito a restituire un quadro fedele di tutto ciò che è stato. Un’avventura partita da molto lontano, con un manipolo di valorosi che, tra disaffezione, scetticismo e difficoltà di ogni genere, sono stati capaci di iniziare un nuovo corso che in breve tempo ha riscritto la storia biancorossa.

Ma l’annata magica non è finita, anzi. C’è l’ultima passerella di regular season con Varese, ma soprattutto ci saranno i playoff. Pistoia al gran ballo delle migliori otto squadre italiane. Con ogni probabilità con il sesto posto (che eguaglierebbe il miglior piazzamento raggiunto nella storia del club). Questo perché, se Trento perderà (scenario verosimile, considerando che affronterà in trasferta la Virtus Bologna bisognosa dei due punti per blindare il primo posto in classifica), i biancorossi manterranno l’attuale posizione indipendentemente da quanto succederà al PalaCarrara. E quindi, se non ci saranno sconvolgimenti di sorta, al primo turno affronterebbero la Germani Brescia, pressoché certa di chiudere al terzo posto. Una sfida senza dubbio tosta, vista la caratura dell’avversario, ma che evoca dolcissimi ricordi dalle parti di Pistoia...

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    Al Lavoro. Questo momento è per tutti quelli che al lavoro danno il 100%, ma non prima di un buon caffè! Per iniziare la giornata, per ritrovare la carica a metà pomeriggio o semplicemente per godersi una pausa piena di gusto: il caffè al lavoro è un momento irrinunciabile.

  21. Trek

    80. 1. La Vuelta ciclista a España | Stage 16. 2.UWT. PEDERSEN Mads. 80. show more. Trek - Segafredo was the name of the cyclingteam in 2022. The main riders on the team this season were , and .

  22. Abbigliamento team Trek-Segafredo

    Abbigliamento da professionisti. Entra nella squadra con il nuovissimo abbigliamento team Trek-Segafredo. Grazie ai tessuti ad alte prestazioni questi kit sono a proprio agio sia sulla scena mondiale sia nel tuo club. 19 Risultati. Articoli. 24. Ordina per. Rilevanza. IN OFFERTA. Confronta. Select a color. Scarpa da ciclismo Bontrager XXX Road.

  23. Pirelli ancora al fianco del World Tour Team Trek-Segafredo

    Semmai, si rinforza il legame tra i suoi componenti e si studiano nuovi modi di lavorare e progredire insieme. È quello che hanno deciso di fare il World Tour Team Trek-Segafredo, squadra ciclistica tra le più competitive al mondo, e Pirelli, che da oltre un anno fornisce agli atleti del team i pneumatici con cui allenarsi e gareggiare e il ...

  24. Jakob Egholm completa l'organico del team Trek-Segafredo 2021

    18 Novembre 2020. Ciclomercato. WATERLOO (STATI UNITI) - Trek-Segafredo ha aggiunto un altro giovane talento al suo organico 2021: si tratta di Jakob Egholm, vincitore della prova in linea dei Campionati del Mondo Juniores 2016 a Doha.

  25. Presentazione Squadre 2023: Trek

    La Trek-Segafredo vuole continuare a confermarsi. Il team guidato da Luca Guercilena è reduce da un'annata con buoni risultati sia nei GT che nelle Classiche, Presentazione Squadre 2023: Trek - Segafredo - SpazioCiclismo

  26. Un'annata Estra-ordinaria. Pistoia tra le migliori otto d'Italia

    Ma l'annata magica non è finita, anzi. C'è l'ultima passerella di regular season con Varese, ma soprattutto ci saranno i playoff. Pistoia al gran ballo delle migliori otto squadre italiane.

  27. Lavora con noi

    Lavora con noi. Lavora con noi. Lavora con noi. Lavorare in FedEx Presente in sei continenti e in oltre 220 paesi e territori, FedEx crea nuove opportunità mettendo in campo il suo vastissimo network: oltre 5.000 hub e strutture che consegnano oltre 15 milioni di spedizioni ogni giorno.