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Quali erano le promesse di Giorgia Meloni in campagna elettorale? Il programma di FdI

Il documento presentato dalla leader di Fratelli d'Italia prima delle elezioni è intitolato “Pronti a risollevare l’Italia” ed è composto da 25 punti: molti gli argomenti toccati, dalla riforma del fisco al sostegno alla natalità fino all’aggiornamento del Pnrr. Ecco i temi principali

Le promesse che Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, ha fatto agli italiani in campagna elettorale sono contenute nel programma del partito , presentato lo scorso agosto. Il “piano di volo” s’intitola “Pronti a risollevare l’Italia” ed è composto da 25 punti che affrontano temi come il fisco, la natalità e l’aggiornamento del Pnrr (ELEZIONI: GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA  - LO SPECIALE  - TUTTI I VIDEO ).

Il “piano di volo” di Fratelli d’Italia

"In un piano di volo si individua una meta, si traccia la rotta e si prepara la partenza. È così che  prende forma ogni viaggio. Proprio come un programma di governo”, si legge nella premessa del programma di Fdi - intitolato "Pronti a risollevare l'Italia - che propone "il piano di volo" con cui “Fratelli d'Italia e Giorgia Meloni intendono affrontare il viaggio che il movimento dei patrioti e dei conservatori italiani compirà una volta al governo della Nazione". In un passaggio si legge che “la storia da cui prende le mosse questo viaggio è raccontata dall'identità culturale e dall’impegno patriottico che hanno sempre caratterizzato le battaglie di Fratelli d'Italia per riscattare l'Italia da anni di malgoverno della sinistra. Oggi come ieri, siamo determinati a non arrenderci al declino  economico, sociale, culturale e politico della Nazione”.

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Nel programma di Fratelli d’Italia sono elencati 25 punti: "Sostegno alla natalità e alla famiglia”; "efficiente utilizzo di risorse Pnrr e fondi europei"; "fisco più equo e difesa del potere d’acquisto degli italiani"; "sostenere il sistema imprenditoriale italiano"; "made in Italy e orgoglio italiano”; "Sostenere la dignità del lavoro"; "Largo ai giovani"; "Rilanciare la scuola, l'università e la ricerca”; "Per un vero Stato sociale che non dimentichi nessuno"; "Il diritto a una vecchiaia serena"; "Una sanità al servizio della persona"; "A difesa della libertà e della dignità di ognuno"; "Cultura e bellezza, il nostro Rinascimento"; "Il turismo e la nostra crescita felice"; "Agroalimentare pilastro del sistema Italia"; "A difesa dell'ambiente e della natura"; "Energia pulita, sicura e a costi sostenibili"; "Ripartire da investimenti e infrastrutture; Trasporti per un'Italia più veloce, più collegata, più smart"; "Sud opportunità di crescita per l'Italia"; "Fermare l'immigrazione illegale e restituire sicurezza ai cittadini"; Una giustizia giusta e celere, per cittadini e imprese"; "Diamo  Credito a famiglie e imprese"; "Presidenzialismo, stabilità di governo e Stato efficiente"; “Italia protagonista in Europa e nel mondo”.

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“no tasse sui primi 100mila euro per acquisto prima casa”.

Il primo punto del programma di Fratelli  d'Italia è il sostegno alla natalità e alla famiglia, tra le  ricette "la progressiva introduzione del quoziente familiare, cioè di un sistema di tassazione che tenga conto del numero dei componenti del nucleo familiare". Ed ancora: "L'aumento degli  importi per l'assegno unico e universale: fino a 300 euro al mese per il primo anno di ogni figlio, fino a 260 euro dal secondo anno di vita fino ai 18 anni e mantenimento dell'attuale assegno fino a 21 anni". Tra le proposte avanzate dal partito della Meloni anche quelle riguardanti sulla casa. Occorre - si legge nel documento - "destinare maggiori risorse al Fondo di garanzia per l'acquisto della prima casa per le giovani coppie di lavoratori precari. No a nuove tasse sulla prima casa e zero tasse sui primi 100mila euro per l'acquisto della prima casa. La dimora della famiglia deve essere un bene non aggredibile: impignorabilità della prima casa, salvo i casi di mancato pagamento del mutuo ipotecario, e a patto di essere in regola con gli obblighi condominiali. Tutela della proprietà privata e sgombero immediato delle occupazioni senza titolo".

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“serve un mirato aggiornamento del pnrr”.

L'obiettivo di Fdi è arrivare ad un "mirato aggiornamento del Pnrr alla luce della crisi scaturita dal conflitto in Ucraina e dall'aumento dei prezzi delle materie prime, rimodulando le risorse interamente italiane del "Fondo complementare" e, per le risorse europee, proponendo alla Commissione di operare modifiche specifiche nei limiti di quanto stabilito dall'art.21 del Regolamento europeo sul Next Generation Eu". "L'obiettivo è destinare maggiori risorse all'approvvigionamento e alla sicurezza energetici, liberare l'Italia e l'Europa dalla dipendenza dal gas russo, e mettere al riparo la popolazione e il tessuto produttivo da razionamenti e  aumenti dei prezzi", si legge nel programma di Fdi al secondo punto riguardante l'uso dei fondi del Pnrr. "L'Italia - si legge - ha una collocazione geografica che le permette di convogliare le ingenti fonti di approvvigionamento energetico primarie che vengono dal Nord Africa e dall'est del Mediterraneo, diventando un vero e proprio hub strategico: è interesse di tutta l’Unione diversificare il più possibile le linee di approvvigionamento per affrancarsi dalla dipendenza russa. Anche per questo motivo il Pnrr va ricalibrato alla luce dei nuovi scenari geopolitici".

Rinegoziare il Pnrr: cosa c’è scritto nel programma del centrodestra

“saldo e stralcio cartelle fino 3mila euro”.

Fratelli d'Italia propone poi un patto fiscale per il Paese. È quanto si legge nel programma visionato dall'Agi. "Ridurre la pressione fiscale su imprese e famiglie attraverso una riforma all'insegna dell'equità: riforma dell'Irpef con progressiva introduzione del quoziente familiare; estensione della flat tax per le partite Iva fino a 100mila euro di fatturato; introduzione della flat tax sull'incremento di reddito rispetto alle annualità precedenti, con la prospettiva di un ulteriore ampliamento per famiglie e imprese; progressiva eliminazione dell'Irap e razionalizzazione dei micro-tributi. Basta - si sottolinea in un passaggio - con  la miope politica dei bonus, da sostituire con misure stabili e durature". Inoltre: "Garantire un fisco equo e non vessatorio partendo da un accordo Fisco-contribuente per il pregresso". Per le cartelle in essere si spiega: "'Saldo e stralcio' fino a 3mila euro per le persone in difficoltà e, per importi superiori, pagamento dell'intera imposta maggiorata del 5% in sostituzione di sanzioni e interessi, e rateizzazione automatica in 10 anni. Per le situazioni che precedono la cartella esattoriale, la "Tregua fiscale" con la formula del 5+5: imposta definita attraverso una interlocuzione con l'Amministrazione finanziaria, sanzione forfettaria al 5% e rateizzazione automatica in 5 anni".

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Giorgia Meloni e il cantiere della destra di governo: così il Paese sarà "nazione", i cittadini "patrioti"

Trasformare la democrazia da parlamentare in "decidente", introdurre il blocco navale, cancellare il reddito di cittadinanza. Il cantiere della destra di governo, il suo linguaggio, la propaganda: il Paese sarà "nazione", i cittadini "patrioti"

Nell'Italia di M. il Paese diventa "Nazione". Lo abitano non cittadini ma "patrioti". La cultura di un popolo ora è "identità".

C'è una macchina della comunicazione che lavora al linguaggio, ancor prima che alla propaganda. E lo fa da anni. Così la campagna elettorale diventa solo l'atto conclusivo di un processo di fidelizzazione che martella sui social, che cattura like prima che consensi.

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Giorgia Meloni in tour con Enrico Michetti: "Roma merita un'altra storia"

• giorgia meloni
• enrico michetti

La Meloni e la passione per il caffè: la trasformazione da leader della politica a barista

Michetti vola nei sondaggi e stacca gli avversari. conte cola a picco.

Un bagno di folla, a contatto con il sentimento reale dei cittadini e le criticità del territorio urbano di Roma. Ieri pomeriggio, in IV Municipio è arrivata la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, che ha inaugurato un tour elettorale a fianco del candidato sindaco del centrodestra Enrico Michetti. Fratelli d’Italia, ha detto Giorgia Meloni, è «in prima fila nella campagna elettorale e siamo molto combattivi». Quanto ai candidati in corsa, «le liste e il centrodestra sono competitivi» ovunque. E ha aggiunto che «città come Roma e Milano e le altre governate da sinistra e Movimento 5 Stelle meritano un’altra possibilità. Negli ultimi anni tutto è stato fermo ed ora serve un’altra storia».

I sondaggi sulle grandi città affossano la sinistra: a Roma Michetti stacca tutti, centrodestra avanti anche a Torino

Nello specifico della sfida per il Campidoglio, peraltro, la leader del partito della destra osserva: «Siamo impegnati con Enrico Michetti per riportare la buona amministrazione nella città, Capitale d’Italia e fiore all’occhiello dell’Europa e del Mediterraneo. La città ha bisogno di un buon sindaco e per Fratelli d’Italia quel sindaco è Enrico Michetti».

E per quest’ultimo, quindi, la giornata di ieri segna una tappa importante nella corsa, proprio nei giorni in cui si comincia ad accelerare verso la volata finale. E così Michetti, che ha ringraziato Giorgia Meloni per l’appoggio in questa fase cruciale, insiste su uno dei temi più importanti e a lui cari, la sicurezza. Specie riguardo al nuovo commissariato di Sant’Ippolito, che si trova nel Municipio visitato ieri, ancora chiuso nonostante sia pronto per entrare in funzione. Una situazione cui porre rimedio con urgenza, e il candidato alla carica di Primo Cittadino l’ha individuata come priorità incontrando le associazioni del quartiere, dove, ha detto, «non c’è un presidio di sicurezza, un commissariato. Amministrazioni precedenti avevano realizzato tutto, anche la provvista economica, per continuità degli atti amministrativi il Comune avrebbe dovuto dare impulso alla procedura ma non l’ha fatto», dunque «ci troviamo con un edificio non operativo».

Video su questo argomento

In un territorio di 130 mila abitanti e con la presenza della stazione Tiburtina, «questo quartiere – ha ragionato Michetti - è un biglietto da visita della città e un presidio di sicurezza è indispensabile. Ci sono tutte le premesse per realizzarlo ma non si è dato corso alla procedura. La riattiveremo per restituire a questi territori la sicurezza che meritano».

Sul tema, inoltre, è intervenuta anche la leader FdI: «Siamo in un quartiere nel quale l’ultima volta che ha governato il centro destra ha garantito il trasferimento del commissariato, il rinnovo della rete fognaria, il progetto dello SDO e finanziamenti. Ora il commissariato non è stato aperto, le caditorie non sono state pulite e si è allagato tutto a Ferragosto, i soldi dello Sdo sono fermi. Quindi penso che serva un’altra storia a Roma».

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IL VIDEO. Parte da Ancona il tour elettorale di Meloni: Sono pronta, e voi?

Ancona, 24 ago. (askanews) - Giorgia Meloni ha scelto Ancona per il suo primo grande incontro elettorale, accanto a lei sul palco tra gli altri il governatore delle Marche, il fedelissimo Francesco Acquaroli. La leader di Fratelli d'Italia ha infiammato la folla dei suoi sostenitori che hanno sventolato le bandiere con la fiamma tricolore su Piazza Roma:"Non sarà una cosa facile, ma io non ho paura, sono disposta a condurre questa battaglia, sono pronta", ha affermato Meloni. "La domanda è: ma voi siete pronti? Cioé questa nazione è pronta a interrogarsi sulle ragioni per cui un movimento come Fratelli d'Italia viene raccontato ogni giorno come se fosse mostruoso sui giornali, mentre è stimato al consenso del 25% degli italiani?", ha ricordato.Meloni ha poi respinto le critiche di chi l'accusa di aver voluto fare propaganda pubblicando il video dello stupro compiuto da un richiedente asilo a Piacenza, affermando che non avrebbe "mai pubblicato un video che potesse far riconoscere la vittima" e ha replicato così ai cronisti: "Avete chiesto ai quotidiani che hanno pubblicato il video se intendono scusarsi?". "Perché io, fino a prova contraria, penso che i confini vadano difesi e penso che in una nazione seria non si fa fare la selezione all'ingresso agli scafisti", ha attaccato. (IMMAGINI FRANCE PRESSE)

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What you need to know about Italy's new far-right leader Giorgia Meloni

From left, The League's Matteo Salvini, Forza Italia's Silvio Berlusconi, Brothers of Italy's Giorgia Meloni and Noi Con l'Italia's Maurizio Lupi attend the center-right coalition closing rally in Rome on Thursday. Italians have elected their country's most right-wing government since the end of World War II. Gregorio Borgia/AP hide caption

From left, The League's Matteo Salvini, Forza Italia's Silvio Berlusconi, Brothers of Italy's Giorgia Meloni and Noi Con l'Italia's Maurizio Lupi attend the center-right coalition closing rally in Rome on Thursday. Italians have elected their country's most right-wing government since the end of World War II.

ROME — Italians have elected their country's most right-wing government since the end of World War II. That's no small matter in a country that has had 69 governments since 1946.

Leading the coalition that secured the majority of seats in elections for Italy's parliament is Giorgia Meloni, leader of Fratelli d'Italia, the Brothers of Italy party.

Her victory also makes history as she will become Italy's first female prime minister.

Meloni, 45, grew up in a working-class neighborhood in Rome that's better known for cultivating leftist activists than producing fiery hard-right politicians. Her party has roots in the neo-fascist movement that emerged out of the ruins of World War II.

Provisional results show Italy set for first far-right government since World War II

Symbols point to the party's connection to that past too. The party flag includes a tricolor flame that was a symbol of fascism in the early 20th century. Meloni has refused to remove the flame from the party's logo.

And many party members have shown an affinity for fascism and fascist leaders of the past. Just this past week, the party suspended a member running for parliament after an Italian newspaper revealed he had posted comments supporting Adolf Hitler in the past.

Meloni has spent considerable time and energy trying to convince Italians and Europeans that the party is not fascist. When not on the radio or TV, she is on the road, creating videos she streams live and posts to all her social media platforms.

Supporters of Giorgia Meloni and the Fratelli d'Italia political party at a campaign event in Turin on Sept. 13. Mauro Ujetto/NurPhoto via Getty Images hide caption

Supporters of Giorgia Meloni and the Fratelli d'Italia political party at a campaign event in Turin on Sept. 13.

Meloni's Twitter feed is full of dozens of scenes that look nearly identical. They all show her as she takes the stage in various Italian cities, to the adoring cheers of supporters holding Brothers of Italy flags.

Meloni's opposition to immigration has animated her and her base

In August, Meloni posted a video on social media saying she would introduce a naval blockade to patrol the Mediterranean, to interdict people whom she called "illegal immigrants" from North Africa.

"What is important in the campaign is not the policy itself. It's the message — 'we will stop them at any cost,'" says historian Lorenzo Castellani, a professor at Rome's LUISS University. "She is proposing herself as a sort of defender of the borders, a very Trumpian approach from this point of view," Castellani says, referring to former President Donald Trump's anti-immigration rhetoric and policies.

Even as she spends energy trying to dispense with the fascism label, Meloni also serves up red meat to the party faithful. At a recent event, she was yelling about the years of shame many have felt for holding what she often calls "anti-woke" opinions.

Giorgia Meloni, leader of Italian far-right party Fratelli d'Italia (Brothers of Italy), flashes the victory sign as she delivers a speech at the Arenile di Bagnoli beachfront in Naples on Friday, closing her party's campaign for the Sept. 25 general election. Andreas Solaro/AFP via Getty Images hide caption

Giorgia Meloni, leader of Italian far-right party Fratelli d'Italia (Brothers of Italy), flashes the victory sign as she delivers a speech at the Arenile di Bagnoli beachfront in Naples on Friday, closing her party's campaign for the Sept. 25 general election.

"I have a dream of a nation in which people who have had to put their heads down for so many years ... can now say what they think and not lose their jobs because of it," Meloni said.

A conservative in a moderate's clothing?

Some Italians fear a Meloni-led government would move to outlaw abortion, legal in Italy since 1978. Meloni says she will not .

Italy is spending hundreds of millions to save dying villages. Will it work?

Meloni has long been a Euroskeptic — and in the past has talked about taking Italy out of the common currency, the euro, and even of leaving the European Union. But she has repeatedly promised she'll work with the EU and can be trusted to manage the 200 billion euros ($194 billion) Italy has received in European pandemic recovery funds.

That assurance was called into question on Thursday, when European Commission President Ursula von der Leyen warned there could be consequences for Italy, the EU's third-largest economy, if it moves in an anti-democratic direction after the election.

Meloni has long insisted that she has no plans to go soft on Russia and has supported Ukraine since war broke out in February. But one of her coalition partners, Italy's former Prime Minister Silvio Berlusconi, has a long friendship with Russian President Vladimir Putin, and appeared on an Italian talk show Thursday, saying Putin invaded Ukraine to put "decent people" in power in Kyiv.

Her opponent, former Prime Minister Enrico Letta, the head of Italy's center-left Democratic Party, has repeatedly said on the campaign trail, "If the right wins, the first person to be happy will be Vladimir Putin."

Enrico Letta, leader of the center-left Democratic Party, arrives at Piazza del Popolo in Rome Friday to hold a rally closing his party's campaign for Sunday's general election. Alberto Pizzoli/AFP via Getty Images hide caption

Enrico Letta, leader of the center-left Democratic Party, arrives at Piazza del Popolo in Rome Friday to hold a rally closing his party's campaign for Sunday's general election.

An astute political operative

With Italians facing spiraling energy costs, inflation and a lackluster economy, Meloni, whose party only won 4% of the vote in the previous election, has positioned herself as an outsider who will shake things up.

Political writer Federico Fubini, a Meloni critic, says she was astute to sit out of the national unity government that just collapsed. It created a big opening.

"The main reason why she's leading in the polls is because she's perceived as the one that was not in power for the last 10 years," he says.

Meloni is poised to take office almost exactly 100 years after Benito Mussolini took power in Rome. She insists his ideology is in the past . Many Italians and Europeans hope she'll stick to her word.

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Meloni government seeks direct election of prime minister

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Il Cdm approva il premierato all’unanimità: ecco cosa cambia. Meloni: “Non toccheremo il ruolo del Colle. Non vogliamo imporre il provvedimento, cerchiamo il consenso”. Schlein: “Riforma pasticciata e pericolosa”

Approvato all'unanimità il disegno di legge costituzionale proposto dalla ministra Casellati. La premier: «I cittadini hanno il diritto di scegliere da chi farsi governare»

3 minuti di lettura

Antonio Tajani, Giorgia Meloni, Matteo Salvini

Il Consiglio dei ministri ha approvato all'unanimità il disegno di legge costituzionale proposto dalla ministra per le riforme Elisabetta Casellati sul premierato. Lo si apprende mentre il Cdm è ancora in corso a Palazzo Chigi. La premier Giorgia Meloni sottolinea al termine del Cdm che «così viene garantito il diritto dei cittadini a scegliere da chi farsi governare». Aggiungendo che «la riforma costituzionale è una priorità per risolvere problemi strutturali». Ma uno dei punti più importanti arriva in seguito, quando la premier sottolinea con precisione «che non verrà toccato il ruolo del Presidente della Repubblica» e confermando che «verrà abolita la figura dei senatori a vita». «Il testo – assicura Meloni – raccoglie i suggerimenti raccolti durante il confronto sia con la maggioranza sia con l'opposizione, sia con la società civile, auspico un provvedimento che possa incontrare il più ampio consenso e che non vogliamo imporre».

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Il piatto forte è dunque il premierato, con la cosiddetta “norma anti-ribaltone”: in caso di “caduta” del presidente del Consiglio eletto dal popolo, si potrà provare a continuare la legislatura con un nuovo incarico allo stesso premier o, comunque, a un altro esponente della stessa maggioranza politica scelta dai cittadini con il voto. Solo se entrambi questi tentativi fallissero, si tornerebbe alle urne.

I due obiettivi della riforma costituzionale secondo Meloni: "Stabilità e fine dei ribaltoni"

«Il governo ha approvato una riforma in CdM che potremmo chiamare l'Italierato. Non è un cancellierato (che avremmo approvato), non è un Premierato, non è presidenzialismo o semi-presidenzialismo. È una nostra invenzione mai fino ad ora sperimentata nel mondo. Il Parlamento non funziona, il federalismo non funziona, la pubblica amministrazione non funziona. Meloni ha trovato la soluzione: occuparsi d'altro. Il che rappresenta bene la storia di questo governo». Sul tavolo anche il decreto che fa da cornice al Piano Mattei. Approvata anche la dichiarazione dello stato di emergenza per la regione Toscana a seguito dell'alluvione.

Meloni, scherzo russo: “La stanchezza? È l’opinione pubblica che la sente, parlavo di quello. Io credo sempre alla vittoria ucraina”

«È un passaggio importante quello di oggi, rafforzare governo a livello centrale e nel contempo applicare quello che la costituzione ad oggi prevede in termini di autonomia significa dare più senso e più peso al voto dei cittadini, che non possono vedere ribaltoni e cambi di maggioranza» ha detto il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini in conferenza stampa dopo il Cdm.

La premier: “Il premierato è la madre di tutte le riforme, garantiamo stabilità alla legislatura» «Quando i governi vanno a casa dopo un anno e mezzo c'è una debolezza. Io credo che questa sia una riforma fondamentale. Ci chiedono che bisogno abbiamo di farla noi se siamo stabili - ha detto Meloni –. Quello che non funziona nel sistema è l'orizzonte di legislatura perché si privilegia la spesa corrente invece che gli investimenti». Nell'illustrazione della riforma del premierato ha poi indicato come un premier può essere «sostituito solo da un parlamentare: quindi fine dei governi tecnici. Non ci sarà più la possibilità di fare maggioranze arcobaleno».

Cosa c’è nel disegno di legge Il premier non è eletto a turno unico. La modalità del turno unico previsto nelle bozze inizialmente circolate sul disegno di legge costituzionale sul premierato per lasciare maggiore margine e flessibilità alla legge elettorale che fisserà le modalità e i dettagli della norma che stabilisce la elezione diretta. Questa la sostituzione dell'articolo 92 della Costituzione: «Il Governo della Repubblica - si legge - è composto dal Presidente del Consiglio e dai Ministri, che costituiscono insieme il Consiglio dei Ministri. Il Presidente del Consiglio è eletto a suffragio universale e diretto per la durata di cinque anni. Le votazioni per l'elezione del Presidente del Consiglio e delle Camere avvengono tramite un'unica scheda elettorale. La legge disciplina il sistema elettorale delle Camere secondo i principi di rappresentatività e governabilità e in modo che un premio, assegnato su base nazionale, garantisca il 55 per cento dei seggi nelle Camere alle liste e ai candidati collegati al Presidente del Consiglio dei Ministri. Il Presidente del Consiglio dei Ministri è eletto nella Camera nella quale ha presentato la sua candidatura. Il Presidente della Repubblica conferisce al Presidente del Consiglio dei Ministri eletto l'incarico di formare il Governo e nomina, su proposta del Presidente del Consiglio, i Ministri».

Schlein: “Riforma pasticciata e pericolosa” «È una riforma pasticciata e pericolosa perché indebolisce nuovamente il Parlamento, è una riforma che limita le prerogative del Presidente della Repubblica e che smantella la forma parlamentare». Così la segretaria del Pd, Elly Schlein, boccia al Tg2 la riforma costituzionale approvata oggi al Consiglio dei ministri. «Non è un caso che la presentino proprio ora per coprire il fatto che nella manovra mancano le risposte che servono al Paese sul terreno economico e sociale».

I commenti dei lettori

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World reacts to Meloni’s right-wing victory in Italy election

Giorgia Meloni is set to become Italy’s first female prime minister after leading a right-wing alliance to an election win.

Giorgia Meloni, the leader of the Fratelli d’Italia (Brothers of Italy) party, is set to become Italy’s first female prime minister after leading a right-wing alliance to victory at Sunday’s election.

Meloni’s party, which has fascist origins, is expected to form a coalition with other far-right groups, including League, led by former Interior Minister Matteo Salvini, and Forza Italia, headed by former Prime Minister Silvio Berlusconi.

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Elections: why fascism still has a hold on italy, italy election: will far-right prevail for first time since wii, from eu to immigration: what italy’s next government might do.

As Meloni ran on a ticket of putting Italians first and staunch anti-immigration policies during her election campaign, many are worried about what her leadership could mean for Italians and its reverberations worldwide.

Here is how the world reacted to Meloni’s success:

Secretary of State Antony Blinken said the United States looked forward to working with Italy’s new government but would encourage respect for human rights.

“We are eager to work with Italy’s government on our shared goals: supporting a free and independent Ukraine, respecting human rights and building a sustainable economic future,” Blinken wrote on Twitter.

“Italy is a vital ally, strong democracy and valued partner,” he said.

French President Emmanuel Macron said he respected the “democratic choice” of the Italian people.

“The Italian people have made their democratic and sovereign choice. We respect it,” Macron said in a statement from his office. “As countries that are neighbours and friends, we must continue to work together.”

Prime Minister Elisabeth Borne said France would monitor abortion and human rights in Italy following Meloni’s win.

Borne told BFM television: “We will be attentive, with the president of the European Commission, that these values of human rights, the respect of one another, notably the respect of abortion rights, are respected by all.”

However, she declined to comment directly on Italy’s decision to give the Brothers of Italy party a majority on Sunday.

“I am not going to comment on the democratic choice of the Italian people,” she said.

Meanwhile, France’s far-right party leaders, including Marine Le Pen and Eric Zemmour, congratulated Meloni on the win.

Le Pen tweeted: “The Italian people have decided to take their destiny into their own hands by electing a patriotic and sovereigntist government. Congratulations to @GiorgiaMeloni and @matteosalvinimi for resisting the threats of an anti-democratic and arrogant European Union by obtaining this great victory!”

Le peuple italien a décidé de reprendre son destin en main en élisant un gouvernement patriote et souverainiste. Bravo à @GiorgiaMeloni et à @matteosalvinimi pour avoir résisté aux menaces d’une Union européenne anti-démocratique et arrogante en obtenant cette grande victoire ! — Marine Le Pen (@MLP_officiel) September 26, 2022

German politicians also expressed concern after Meloni’s victory.

Jurgen Hardt, a lawmaker and foreign policy expert for the conservative Christian Democratic Union (CDU) – currently in opposition – said he was troubled by the “openly post-fascist statements” of Meloni and the “hair-raising positions” of her fellow Brothers of Italy party members.

“Racism and the exclusion of minorities can no longer have a place in Europe,” Hardt told the DPA news agency.

“In Germany and Brussels, the new Italian government will be judged on its contribution to the future of Europe, compliance with the sanctions against Russia and progress in rebuilding the Italian economy,” Hardt said.

Hardt said Berlusconi, who is nearly 86, had acted as kingmaker in order to share power once more.

“One can only hope that at his advanced age he is able to see the implications of his decisions and keep this government on the right track,” he said.

Meanwhile, the far-right party, Alternative for Germany (AfD), issued a statement celebrating Meloni’s win and called it “another victory of reason”.

“We, as Alternative for Germany, congratulate Giorgia Meloni on her election and wish her to be the first woman to head an Italian government,” it said.

“Despite all the undemocratic warnings from EU Commission President von der Leyen and other politicians, the Italians, like the Sweden Democrats before them, have opted for a change of policy,” the statement added.

“And that is their good democratic right. The electoral success of the Fratelli d’Italia is another victory of reason. Germany is pretty much alone in Europe with its left-green traffic light coalition.”

The Kremlin said Moscow was open to developing “constructive” ties with Rome.

“We are ready to welcome any political forces that are able to go beyond the established mainstream, which is filled with hate for our country … and show willingness to be constructive in relations with our country,” Kremlin spokesman Dmitry Peskov told reporters, when asked about Meloni’s victory.

Balazs Orban, political director to Hungarian Prime Minister Viktor Orban, celebrated Meloni’s win and tweeted :

“Congratulations to Giorgia Meloni, Matteo Salvini and Silvio Berlusconi on the elections today! In these difficult times, we need more than ever friends who share a common vision and approach to Europe’s challenges.”

🇮🇹👏Congratulations @GiorgiaMeloni , @matteosalvinimi , @berlusconi on the elections today! In these difficult times, we need more than ever friends who share a common vision and approach to Europe's challenges. 🇭🇺🤝🇮🇹Long live the Hungarian-Italian friendship! pic.twitter.com/4PN2ZDEJoZ — Balázs Orbán (@BalazsOrban_HU) September 25, 2022

Polish Prime Minister Mateusz Morawiecki congratulated Meloni and hailed the Italian far right’s “great victory”.

Congratulations @GiorgiaMeloni ! 👏 — Mateusz Morawiecki (@MorawieckiM) September 25, 2022

Poland’s governing Law and Justice (PiS) party and the Brothers of Italy are both parts of the right-wing European Conservatives and Reformists (ECR) group.

PiS member and former Prime Minister Beata Szydlo tweeted: “I’m glad that a party from the ECR group is assuming responsibility for yet another European nation.”

Other Polish governing politicians highlighted the overlap between the two parties, including their emphasis on Catholic family values.

“The EU right is growing stronger … We will defeat the communists, leftism and the LGBT lobby – everyone who is ruining our civilisation,” Deputy Agriculture Minister Janusz Kowalski said on Twitter.

Deputy Justice Minister Michal Wojcik said Meloni’s victory was a “defeat” for European Commission President Ursula von der Leyen, calling her a “representative of anti-democratic forces in the EU”.

Spanish Foreign Minister Jose Manuel Albares warned on Monday that populist movements always surge during difficult times but always end badly in response to the election results.

“These are uncertain times and at times like this, populist movements always grow, but it always ends in the same way – in catastrophe because they offer simple short-term answers to problems which are very complex,” he told reporters at a briefing.

However, Santiago Abascal, leader of Vox, Spain’s far-right conservative party, said on Twitter: “Giorgia Meloni has shown the way for a proud, free Europe of sovereign nations to be able to cooperate for the security and prosperity of all.”

Australian One Nation senator, Malcolm Roberts, took to Twitter to share a video of Meloni talking about protecting the family and said: “Crisp & accurate 2-minute video. The world is waking to the globalist predators as inhuman, anti-human scum.”

The European Commission said it hoped for a constructive relationship with the next government in Italy, despite the Brothers of Italy being a Eurosceptic populist party.

The commission, the EU’s executive, by principle works “with the governments that emerge from the elections”, said EU spokesman Eric Mamer at a news briefing.

“This is no different in this case. Of course, we hope that we will have a constructive cooperation with the new Italian authorities,” he added.

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Elezioni: Giorgia Meloni,campagna elettorale parte da Ancona

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ANCONA , 17 agosto 2022, 14:17

Redazione ANSA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

   "Giorgia Meloni aprirà la campagna elettorale nazionale, in vista delle elezioni politiche del 25 settembre, ad Ancona. Una grande soddisfazione per la nostra Regione e la federazione regionale di Fratelli d'Italia, tenuta in forte considerazione dalla leader nazionale del partito e candidata alla guida del Paese dopo la vittoria di Francesco Acquaroli due anni fa che ha reso possibile la nascita del modello Marche". Lo annuncia Elena Leonardi, consigliera regionale e coordinatrice regionale di Fratelli Italia nelle Marche.     L'apertura della campagna elettorale si terrà martedì 23 agosto, alle 18, in Piazza Roma. Interverrà, oltre a Giorgia Meloni, il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli.     Saranno presenti i candidati al Parlamento di Fratelli d'Italia e dirigenti locali e regionali del partito. Il titolo della campagna è "Pronti a risollevare l'Italia". "Accoglieremo Giorgia Meloni - dichiarata Leonardi - con il calore e l'entusiasmo che ci condurranno sino alla vittoria delle elezioni politiche".    

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Meloni, víctima de dos cómicos rusos, admite “cansancio” generalizado por la guerra en Ucrania

“la contraofensiva ucrania no está yendo como se esperaba”, aseguró la primera ministra italiana en una conversación que creía que era con un líder africano.

La primera ministra italiana, Giorgia Meloni, como tantos otros políticos occidentales antes, cayó de pleno en la broma que le gastó un dúo cómico ruso que se hizo pasar por el presidente de la Comisión de la Unión Africana. El problema —como sucede siempre con la pareja de humoristas que ya tomó el pelo antes a líderes como el español Pedro Sánchez, el canadiense Justin Trudeau o el ex primer ministro británico Boris Johnson— es que le sonsacaron información sobre la guerra de Ucrania con el ánimo de socavar la moral europea en el conflicto.

Meloni, preguntada por el asunto, admitió que existe una fatiga estos días en relación con el conflicto. “Veo que muchos están cansados. Para decir la verdad, podríamos estar cerca del momento en que todos entenderán que necesitamos una salida”. La primera ministra lamenta ante el supuesto líder africano el precio que Europa ha debido pagar por la guerra como la “inflación”, “la inmigración” o “el precio de la energía”. Además, admite que la contraofensiva Ucrania “puede que no esté yendo como se esperaba” y que es posible también que se esté desarrollando “sin cambiar el destino del conflicto”.

La primera ministra italiana, además, cree que la guerra puede alargarse mucho, pero asegura tener “algunas ideas” para la solución del conflicto. “Todo el mundo entiende que esto realmente puede durar muchos años si no encontramos una solución. El problema es encontrar una salida que sea aceptable para ambas partes sin destruir el derecho internacional”, señala. Y luego continúa: “Tengo algunas ideas sobre cómo gestionar esta situación, pero estoy buscando el momento adecuado para presentarlas”.

El “engaño” fue ejecutado por los humoristas Vladímir Kuznetsov y Alexéi Stolyarov, más conocidos como Vovan y Lexus, que también engañaron al alcalde de Madrid, José Luis Martínez Almeida . La broma a Meloni, según admitió la oficina de prensa del Palacio Chigi, se produjo el pasado 18 de septiembre. Ahora, sin embargo, los humoristas la han publicado en sus redes.

Meloni, además, pensando que la conversación se desarrollaba en el marco de las relaciones con África, fue crítica con la gestión europea del fenómeno de la inmigración. “Durante mucho tiempo, Europa ha creído que podía resolver el problema dejando sola a Italia. No entienden que es imposible porque la envergadura de este fenómeno implica, en mi opinión, no solo a la UE (Unión Europea) sino a las Naciones Unidas”, se escucha decir a Meloni en la grabación difundida. Y luego la primera ministra agrega: “Pero el problema es que a los demás no les interesa. No han respondido al teléfono cuando les llamé. Todos están de acuerdo en que Italia tiene que resolver sola este problema y esa es una posición muy estúpida”.

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Sobre la firma.

Nació en Barcelona en 1980. Aprendió el oficio en la sección de Local de Madrid de El País. Pasó por las áreas de Cultura y Reportajes, desde donde fue también enviado a diversos atentados islamistas en Francia o a Fukushima. Hoy es corresponsal en Roma y el Vaticano. Cada lunes firma una columna sobre los ritos del 'calcio'.

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Ukraine, immigration...Giorgia Meloni piégée dans un canular téléphonique russe

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La première ministre italienne a conversé longuement au téléphone en septembre avec deux humoristes russes qui se sont faits passer pour des membres de la Commission de l’Union africaine.

Ils n’en sont pas à leurs premières victimes. Les deux humoristes russes Vladimir Kuznetsov et Alexeï Stoliarov (alias Vovan et Lexus) se sont cette fois fait passer pour des membres de la Commission de l’Union africaine (UA) auprès de la cheffe d’État italienne Giorgia Meloni.

Au téléphone, après être parvenus à contacter la première ministre italienne, les deux Russes ont engagé une conversation de plus de cinq minutes, le 18 septembre dernier, publiée ce mercredi sur la plateforme Rumble et relayée par l’agence de presse russe Ria Novosti. La présidente du Conseil italien venait alors d'avoir d'importantes rencontres avec des leaders africains en marge de l'Assemblée générale de l'ONU qui devait se tenir du 19 au 21 septembre.

«Lassitude» de la communauté internationale sur l’Ukraine

Dans cet échange aux accents peu diplomatiques, Giorgia Meloni s’est exprimée sur de nombreux sujets, sans précaution aucune. Sur l’Ukraine, au cœur de la conversation, la cheffe de gouvernement conservatrice est restée fidèle à sa position sans ambiguïté - à l’inverse de feu son allié de Forza Italia Berlusconi. Les Ukrainiens « font ce qu’ils doivent faire, ce qui est juste de faire », affirme notamment Meloni, reconnaissant que la contre-offensive engagée au début de l’été « ne se déroule pas comme prévu » et n’a pas changé « le cours du conflit ».

À lire aussi Les étonnants canulars d'un duo russe au service du Kremlin

La présidente du Conseil italien avance aussi qu’une issue est nécessaire car le conflit « pourrait durer de nombreuses années ». « Le problème, c'est de trouver une issue acceptable pour les deux parties sans détruire le droit international. J'ai quelques idées sur la façon de gérer cette situation, mais j'attends le bon moment pour les mettre sur la table ». Meloni reconnaît par ailleurs une certaine « lassitude ». « Je constate qu’il y a une certaine lassitude, et si je dois dire la vérité, de tous les côtés ».

Deux as russes du canular

Giorgia Meloni s’entretenait en réalité, sans le savoir, avec Vladimir Kouznetsov (alias « Vovan  ») et Alexeï Stolaryov (« Lexus  »). Ces deux as du canular téléphonique, passé maîtres dans l'art de l'imitation et du maquillage, quand ils n'ont pas recours à des sosies et au « deep fake », n’en sont pas à leurs premiers faits d’armes.

Parmi leur «palmarès», ils ont déjà piégé la présidente de la Banque centrale européenne Christine Lagarde, l’ancienne chancelière allemande Angela Merkel, l'ex-premier ministre britannique Boris Johnson, ou encore le président turc Recep Tayyip Erdogan . Ces talentueux farceurs démentent tous liens avec le Kremlin mais les experts en cybersécurité les soupçonnent d'être en rapport avec les services de sécurité russes. « C'est plutôt nous qui les aidons et pas l'inverse  », répondent-ils dans leurs interviews, sans s'appesantir sur la question.

La «situation très difficile» de l’immigration

Lors de cet échange, Giorgia Meloni a aussi évoqué « une situation très difficile sur tous les plans, humanitaires, logistiques, sécuritaires » quant à la vague d’immigration massive que connaît l’Italie depuis le début de l’année en provenance des côtes africaine. « Je crois que ce flux pourrait augmenter en raison de la situation qui se développe en Afrique, surtout au Sahel », a estimé la cheffe de gouvernement avant d’avoir des mots durs sur la politique européenne.

« Je viens de rencontrer Charles Michel » et « il pense que c’est surtout un problème du côté italien », a fait savoir la présidente du conseil. « L’Europe a pensé pendant longtemps qu’elle pouvait résoudre le problème en laissant l ’ Italie seule. Ce qu’ils ne comprennent pas, c’est que c’est impossible», ajoute aussi Meloni avant de préciser que « la taille du phénomène » rendait nécessaire une solution impliquant non seulement l’Europe mais aussi « les Nations unies ». « Le problème c’est que les autres s’en fichent, ils n ’ ont même pas répondu au téléphone quand je les ai appelés. Ils sont tous d ’ accord sur le fait que l’Italie doit résoudre seule ce problème. C’est une position très bête». Et d’insister : «L’UE dit comprendre. Mais quand tu leur demandes d’allouer des fonds, d’aider, cela devient plus difficile».

Le Niger et la France

La conversation a également concerné les derniers événements au Niger. « Entre vous et moi, pensez-vous que ce qu’il se passe au Niger est contre la France ? », interroge la cheffe d’État avant d’affirmer que « la France pousse un peu à une sorte d'intervention » sans préciser quelle forme prendrait cette intervention longtemps envisagée par la CEDEAO. Meloni plaide pour une entente afin de « ne pas empirer la situation » mais souligne les différences de priorités, notamment avec la France. « Ils ont d’autres priorités qui ne sont pas l’immigration donc leur point de vue n’est pas le mien, j’ai l’uranium, ils ont le franc CFA ».

En Italie, la première ministre a été très critiquée par la classe politique qui a largement dénoncé des failles de sécurité inquiétante, alors même de nombreuses règles sont établies pour garantir la sécurité des communications entre dirigeants, comme le rappelle La Repubblica .

Failles de sécurité

D’autres médias, comme Il Corriere della Sera , relèvent toutefois que Giorgia Meloni n’a pas tellement différé, dans cet échange «privé», de ses prises de position publiques. Tout en reconnaissant une erreur dans l’organisation de cet appel téléphonique, le vice premier ministre et ministre des Affaires étrangères Antonio Trajani estime quant à lui que cet échange est « un signal clair de confirmation de la ligne politique de notre pays» , indique encore Il Corriere .

Selon un autre média italien, Affaritaliani , la cheffe d’État italienne aurait vertement réprimandé ses collaborateurs pour cette erreur flagrante. Comme le rapporte ce même média, le siège du gouvernement a publié un communiqué déplorant l’incident. « Le Bureau du conseiller diplomatique du président du Conseil des ministres regrette d'avoir été induit en erreur par un imposteur qui s'est fait passer pour le président de la Commission de l'Union africaine et qui a été mis en contact téléphonique avec le président Meloni ».

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• Giorgia Meloni

le 03/11/2023 à 16:37

Je veux bien l'échanger contre Macron, après un séjour en Italie et juin et dernièrement, quelle tranquillité, quel sentiment de sécurité et la vie y est moins chère qu'en France

le 03/11/2023 à 14:31

Bien joué Giorgia Meloni. Les russes ont réussit à la joindre pour la déstabiliser mais elle n'a pas dévié de son discours officiel.

CATHERINE EGER

le 02/11/2023 à 19:41

Méthodes de voyous. Sans crédibilité et sans intérêt.

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Dimite el consejero de Meloni que facilitó su llamada con los cómicos rusos

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Es el que facilitó la llamada de Giorgia Meloni con el dúo cómico ruso que se hizo pasar por un líder africano

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El consejero diplomático que facilitó la llamada de la primera ministra de Italia, Giorgia Meloni , con el dúo cómico ruso que se hizo pasar por un líder africano y consiguió sonsacar declaraciones sobre la guerra de Ucrania y la migración, ha presentado su dimisión , anunció hoy la jefa del Gobierno.

Meloni admitió que la llamada con los impostores fue un asunto "gestionado con ligereza" y reveló, durante la rueda de prensa posterior al Consejo de Ministros, que su consejero diplomático, Francesco Talò, había presentado hoy mismo su renuncia .

"Hemos hecho al menos 80 de estas llamadas telefónicas y lamento que con este tropiezo se ponga en duda todo el trabajo. Le agradezco a él y a la oficina diplomática. Si recibo una llamada telefónica de la oficina del asesor diplomático la tengo que dar por buena", se justificó la primera ministra.

Aún así, Meloni indicó que durante toda la conversación "tuvo dudas" , especialmente en relación al tema sobre Ucrania , y que tras finalizar la llamada advirtió a la oficina diplomática para que verificaran el origen de la misma.

La oficina del consejero diplomático de la presidencia de Gobierno italiano emitió este fin de semana un comunicado para lamentar haber sido "engañado por un impostor que se había hecho pasar por el presidente de la Comisión de la Unión Africana".

Este sujeto, se lee en la nota, fue conectado telefónicamente con Meloni el pasado 18 de septiembre, en el marco del "intenso esfuerzo" de entonces para reforzar las relaciones con los líderes africanos antes de la Asamblea General de Naciones Unidas.

El "engaño" fue perpetrado por la pareja de cómicos rusos Vovan y Lexus, que en el pasado hicieron lo mismo con otros políticos europeos , y publicaron en sus redes sociales la conversación.

Durante parte importante de la conversación, el supuesto "líder africano", el impostor, pregunta a la primera ministra sobre la guerra en Ucrania tras la invasión rusa y sobre si prevé un final.

"Veo que muchos están cansados. A decir verdad, podríamos estar cerca al momento en el que todos comprenderán que necesitamos una vía de salida . El problema es encontrar una salida que sea aceptable para ambas partes sin destruir el derecho internacional", opina.

Asimismo, Meloni dijo que la contraofensiva ucraniana procede pero "puede que no esté yendo como lo esperado" y "sin cambiar el destino del conflicto". Meloni, también se mostró crítica con la gestión europea del fenómeno migratorio.

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Claudia Looi

Touring the Top 10 Moscow Metro Stations

By Claudia Looi 2 Comments

Komsomolskaya metro station looks like a museum. It has vaulted ceilings and baroque decor.

Hidden underground, in the heart of Moscow, are historical and architectural treasures of Russia. These are Soviet-era creations – the metro stations of Moscow.

Our guide Maria introduced these elaborate metro stations as “the palaces for the people.” Built between 1937 and 1955, each station holds its own history and stories. Stalin had the idea of building beautiful underground spaces that the masses could enjoy. They would look like museums, art centers, concert halls, palaces and churches. Each would have a different theme. None would be alike.

The two-hour private tour was with a former Intourist tour guide named Maria. Maria lived in Moscow all her life and through the communist era of 60s to 90s. She has been a tour guide for more than 30 years. Being in her 60s, she moved rather quickly for her age. We traveled and crammed with Maria and other Muscovites on the metro to visit 10 different metro stations.

Arrow showing the direction of metro line 1 and 2

Moscow subways are very clean

To Maria, every street, metro and building told a story. I couldn’t keep up with her stories. I don’t remember most of what she said because I was just thrilled being in Moscow.   Added to that, she spilled out so many Russian words and names, which to one who can’t read Cyrillic, sounded so foreign and could be easily forgotten.

The metro tour was the first part of our all day tour of Moscow with Maria. Here are the stations we visited:

1. Komsomolskaya Metro Station  is the most beautiful of them all. Painted yellow and decorated with chandeliers, gold leaves and semi precious stones, the station looks like a stately museum. And possibly decorated like a palace. I saw Komsomolskaya first, before the rest of the stations upon arrival in Moscow by train from St. Petersburg.

2. Revolution Square Metro Station (Ploshchad Revolyutsii) has marble arches and 72 bronze sculptures designed by Alexey Dushkin. The marble arches are flanked by the bronze sculptures. If you look closely you will see passersby touching the bronze dog's nose. Legend has it that good luck comes to those who touch the dog's nose.

Touch the dog's nose for good luck. At the Revolution Square station

Revolution Square Metro Station

3. Arbatskaya Metro Station served as a shelter during the Soviet-era. It is one of the largest and the deepest metro stations in Moscow.

Arbatskaya Metro Station

4. Biblioteka Imeni Lenina Metro Station was built in 1935 and named after the Russian State Library. It is located near the library and has a big mosaic portrait of Lenin and yellow ceramic tiles on the track walls.

Lenin's portrait at the Biblioteka Imeni Lenina Metro Station

5. Kievskaya Metro Station was one of the first to be completed in Moscow. Named after the capital city of Ukraine by Kiev-born, Nikita Khruschev, Stalin's successor.

Kievskaya Metro Station

6. Novoslobodskaya Metro Station  was built in 1952. It has 32 stained glass murals with brass borders.

Novoslobodskaya metro station

7. Kurskaya Metro Station was one of the first few to be built in Moscow in 1938. It has ceiling panels and artwork showing Soviet leadership, Soviet lifestyle and political power. It has a dome with patriotic slogans decorated with red stars representing the Soviet's World War II Hall of Fame. Kurskaya Metro Station is a must-visit station in Moscow.

Ceiling panel and artworks at Kurskaya Metro Station

8. Mayakovskaya Metro Station built in 1938. It was named after Russian poet Vladmir Mayakovsky. This is one of the most beautiful metro stations in the world with 34 mosaics painted by Alexander Deyneka.

Mayakovskaya station

One of the over 30 ceiling mosaics in Mayakovskaya metro station

9. Belorusskaya Metro Station is named after the people of Belarus. In the picture below, there are statues of 3 members of the Partisan Resistance in Belarus during World War II. The statues were sculpted by Sergei Orlov, S. Rabinovich and I. Slonim.

10. Teatralnaya Metro Station (Theatre Metro Station) is located near the Bolshoi Theatre.

Teatralnaya Metro Station decorated with porcelain figures .

Taking the metro's escalator at the end of the tour with Maria the tour guide.

Have you visited the Moscow Metro? Leave your comment below.

January 15, 2017 at 8:17 am

An excellent read! Thanks for much for sharing the Russian metro system with us. We're heading to Moscow in April and exploring the metro stations were on our list and after reading your post, I'm even more excited to go visit them. Thanks again 🙂

December 6, 2017 at 10:45 pm

Hi, do you remember which tour company you contacted for this tour?

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